Caponata di melanzane palermitana della nonna

La caponata di melanzane in agrodolce con ricetta originale palermitana della nonna è favolosa, ti consiglio tanto di provarla. Questa ricetta mi è stata donata più di 10 anni fa da Tiziana Perna nel Forum del Gambero Rosso, è quella antica della sua famiglia tramandata da generazioni. Nel forum i nostri nickname sono Tizi e Picetto. Tutte le ricette che mi ha dato Tiziana sono spettacolari, infatti in questo blog c’è un’intera sezione a lei dedicata: Ricette di Tizi che ti consiglio di provare.

Caponata di melanzane ricetta originale palermitana della nonna
  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni12
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPrimavera, Estate e Autunno

Ingredienti per fare la Caponata di melanzane palermitana della nonna

Ogni volta che la preparo ne faccio in abbondanza perchè si conserva comodamente in frigo per molti giorni, si può anche congelare in contenitori idonei e si può pure mettere nei vasetti e sterilizzarli a bagnomaria per averla a disposizione in dispensa. Le dosi sono indicative più o meno!

1 kg melanzane ovali nere
q.b. sale
1 l olio di arachide (per friggere le melanzane)
1 filo olio extravergine d’oliva
130 g capperi sotto sale (circa)
160 g olive verdi in salamoia (circa denocciolate)
3 cucchiai zucchero (circa)
Mezzo bicchiere aceto di vino bianco (circa)
1 cespo sedano
2 cipole (grandi io uso le rosse di Tropea)
500 g polpa di pomodoro (o pelati o salsa)

Strumenti

Per strizzare bene le melanzane dopo che sono state sotto sale è utile un torchietto, in sostituzione puoi usale lo schiacciapatate o strizzarle con e mani, ma con il torchietto è meno faticoso. Lo uso anche quando devo fare le melanzane sott’olio e le olive ammaccate.

Pentola grande per friggere
oppure Friggitrice
Scolapasta
Schiumarola
Padella grande
oppure Wok

Passaggi

Procedimento per friggere le melanzane

Taglia le melanzane a quadratini e mettile a strati in uno scolapasta e sala abbondantemente ogni strato. Posiziona lo scolapasta su di una ciotola che raccolga l’acqua che uscirà, coprile con un piatto e mettici un peso di sopra (una bottiglia piena di acqua, un batticarne o altro). Lasciale sotto sale per almeno 1 o 2 ore per consentire di perdere più acqua possibile, in questo modo la melanzana in frittura non assorbirà olio e sarà molto più sana e buona.

Riempi una pentola a bordi alti di olio e lascialo riscaldare bene senza giungere al punto di fumo, io faccio la prova stecchino, immergo la punta dello stesso nell’olio e, se sfrigola, abbiamo raggiunto al giusta temperatura. Nel frattempo strizza molto bene le melanzane con le mani o uno schiacciapatate o, ancora meglio, un torchietto.

Friggine poche per volta.

Scolale con la schiumarola e sistemale in uno scolapasta per eliminare l’olio in eccesso. Metti a friggere le altre melanzane e versa quelle scolate in una ciotola. Se friggi le melanzane seguendo questo procedimento le stesse non assorbiranno assolutamente l’olio.

melanzane fritte

Preparazione del sedano e delle olive

Metti sul fuoco una pentola capiente piena d’acqua e portala ad ebollizione. Elimina le foglie dalle coste di sedano, sfila i filamenti con l’aiuto di un coltello e tagliale a tocchettini. Mettile in uno scolapasta e sciacquale bene sotto al getto dell’acqua corrente. Elimina il nocciolo dalle olive verdi o usa quelle denocciolate. Appena l’acqua bolle metti a lessare il sedano e le olive contemporaneamente e cuoci fino a quando il sedano risulta tenero. Scola in uno scolapasta e tieni da parte.

Preparazione finale della Caponata

Dissala i capperi, prima in uno scolapasta sotto al getto dell’acqua corrente, poi mettili a bagno in acqua fredda cambiando l’acqua spesso e, infine, strizzali tra le mani.

Sbuccia le cipolle e tagliale a fette. Mettile in una padella capace di contenere tutti gli ingredienti, io ho usato un wok, con un filo d’olio e un pizzico di sale. Falle cuocere a fuoco dolce con il coperchio fino a quando sono tenere e trasparenti, aggiungi la polpa di pomodoro, le melanzane, il sedano con le olive e i capperi. Rigira bene e regola di sale. Dopo una decina di minuti metti lo zucchero e l’aceto. Lascia evaporare l’aceto e assaggia se l’agrodolce è di tuo gradimento altrimenti correggi con altro aceto o zucchero a seconda della necessità. Fai cuocere fino a quando i liquidi sono assorbiti.

La nostra Caponata di melanzane palermitana è pronta per essere assaporata calda o fredda.

Caponata di melanzane ricetta originale palermitana della nonna

Storia della ricetta

Avevo già pubblicato questa ricetta il 15 Settembre 2011 in formato articolo, invece di rieditarlo, come ho fatto con molti altri post, preferisco mantenerlo come ricordo di un tempo passato, li troverai trascritta la ricetta originale che mi diede all’epoca nel forum e le immagini della mia prima caponata. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente Tiziana per tutte le ricette che mi ha dato e la disponibilita palesata ogni volta che l’ho contattata per chiederle delucidazioni e consigli. Infatti anche l’altroieri l’ho chiamata per avere ulteriori conferme prima di preparare questa caponata per mio figlio minore che tornava da Pordenone. Mi era venuto un dubbio e le ho mandato un messaggio per chiederle se occorreva l’uva passa o no! Mi ha detto che nella versione palemitana non ci va; che nella caponata catanese vengono inseriti anche i peperoni e i pinoli; In un paese vicino a Palermo fanno una caponata con l’apparicchio (aggiungendo mandorle tritate, pinoli ecc.); a seconda della stagione la caponata si fa anche con i carciofi o la zucca. Si può inserire pure il pesce ad esempio il pesce spada o il capone, infatti l’origine del nome deriva dall’utilizzo del pesce capone (la lampuga, pesce pregiato della famiglia dei tonnidi) servito con la salsa in agrodolce. I poveri che non avevano la possibilità di usare il pesce lo hanno sostituito con le melanzane ed è nata questa pietanza favolosa!

Ieri sera mi sono messa all’opera e ho fatto una grande caponata, ho finito di prepararla alle 11,30, l’ho messa in una pirofila di pyrex e una volta fredda l’ho conservata in frigorifero coperta da pellicola. Oggi quando sono andata a prendere mio figlio all’aeroporto data l’ora gli avevo portato dei panini. Non li ha voluti! Mi ha detto che preferiva mangiare alle 16 ma la caponata e tanto pane casereccio. Dopo averla assaporata queste sono state le sue parole: mamma la caponata di Tizi è veramente buona, la desidero anche per cena. Sono sicura che la mangerà pure nei prossimi giorni!

Se provi una delle mie ricette o hai dei dubbi, contattami tranquillamente, puoi lasciare un messaggio, ne sarò contenta, ti risponderò al più presto!

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post e foto di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

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