Lampascioni in agrodolce

I lampascioni in agrodolce sono una vera delizia per il palato, contorno ideale per qualunque secondo, ottimi anche da servire in accompagnamento con formaggi freschi e stagionati. I lampascioni in Calabria vengono chiamati cipolline, cipollette, cipollizze o cipuddrizzi a seconda delle località. Ho imparato a cucinarli da mia madre che aveva ricevuto la ricetta sicuramente da qualche amica e ne sono sempre stata ghiotta. Amo ogni pietanza cucinata in agrodolce, infatti sul mio blog troverai le ricette per fare: le Cipolle di Tropea in agrodolce cotte velocemente in padella; le Cipolle di Tropea in agrodolce da conservare in vasetti per averle a disposizione in qualunque momento per un antipasto sfizioso o riscaldate per un contorno o anche per insaporire le carni in cottura; i peperoni in agrodolce da conservare in vasetti che, come le cipolle di Tropea in agrodolce, hanno svariati utilizzi in cucina.

Lampascioni in agrodolce
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni3
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 400 glampascioni
  • 1 pizzicosale
  • 1 filoolio extravergine d’oliva
  • 40 mlaceto di vino rosso
  • 3 cucchiaizucchero

Preparazione


  1. Pulisci i lampascioni eliminando la pellicina esterna e le radici, come si fa con le comuni cipolle, sciacquali molto bene e mettili a bagno in acqua per almeno un ora prima di cucinarli per eliminare la mucillagine e residui di terra. Se vuoi eliminare un pochino di amaro li puoi tenere a bagno in acqua per 24 ore avendo cura di cambiarla 3 o 4 volte al giorno. Io li tengo a bagno 24 ore.

  2. Scola i lampascioni in uno scolapasta. Taglia i più grandi in 4 pezzi e i più piccoli a metà. Versa un filo d’olio in una padella antiaderente, appena è caldo versarci i lampascioni, mescolali bene con un cucchiaio di legno o altro che non rovini la padella, aggiungi un pizzico di sale e lasciali cuocere lentamente a fuoco dolce con il coperchio. Metti sul fuoco un pentolino con dell’acqua e porta a bollore, tienila a portata di mano per versarla all’occorrenza nei lampascioni in cottura, occorreranno circa 30 minuti. I lampascioni non devono friggere, ma stufare lentamente.

  3. Lampascioni in agrodolce

    Quando i lampascioni sono cotti e l’acqua sarà assorbita, aggiungi lo zucchero, rigira bene e versa l’aceto. Fai evaporare l’aceto completamente e lascia lievemente caramellare i lampascioni per la presenza dello zucchero. Fai attenzione in questa fase, non si devono bruciare, solo dorare.

  4. Lampascioni in agrodolce

    I nostri lampascioni in agrodolce sono pronti per essere assaporati.

Conservazione

Puoi cucinare i lampascioni in agrodolce anche il giorno prima di servirli, conservarli in frigorifero, e riscaldarli all’occorrenza. Li puoi anche congelare per circa 4 mesi e, quando ti servono, li fai scongelare lentamente in frigo o velocemente al microonde.

Curiosità

Su Wikipedia sono spiegate le caratteristiche della pianta, usi e origini.

I lampascioni hanno innumerevoli e preziose qualità nutrizionali, ne ho parlato nella ricetta dei Lampascioni e patate alla calabrese che ti invito a leggere.

Nella Categoria: Dieta Mediterranea troverai tantissime ricette dolci e salate utili per una sana e gustosa alimentazione personale e familiare.

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶️

Post e foto di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

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