Lampascioni e patate alla calabrese

In Calabria i lampascioni vengono chiamati cipollizze, cipuddrizzi o cipollette, la ricetta dei lampascioni e patate alla calabrese (cipuddrizzi e patate) ho imparato a farla da mia suocera che è cosentina, si tratta delle famose patate ‘mpacchiuse che si possono cucinare in modo semplice insaporite solo con origano o arricchire con vari altri ingredienti come, ad esempio, le cipolle di Tropea, i peperoni, i funghi, i carciofi o le salsicce. Puoi provare anche i Lampascioni in agrodolce, sono buonissimi.

Lampascioni e patate alla calabrese
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni6
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 kgpatate (silane a pasta gialla)
  • 400 glampascioni
  • 2 pizzichisale
  • 100 mlolio extravergine d’oliva

Preparazione

Per la cottura delle patate, con foto passo dopo passo, ti consiglio di guardare la ricetta delle Patate fritte calabresi con origano.
  1. Pulisci i lampascioni eliminando la pellicina esterna e le radici come le normali cipolle. Lavali molto bene e mettili a bagno in acqua fredda per almeno un ora prima di cuocerli per eliminare la mucillagine e residui di terra. Se vuoi togliere un pochettino l’amaro, ti consiglio di lasciarli a bagno anche uno o due giorni, cambiando l’acqua almeno una volta al giorno.

  2. Lava e sbuccia le patate, tagliale a quadratini, sciacquale bene sotto l’acqua corrente e mettile a bagno in acqua fredda almeno un’ora prima di cucinarle per eliminare l’amido in eccesso.

  3. Scolale molto bene e sistemale in un canovaccio per asciugarle prima di cuocerle. Se hai una padella grande versa l’olio nella padella o dividilo in due padelle, fallo riscaldare bene, deve raggiungere alta temperatura, ma non il punto di fumo. Metti le patate e rigirale con l’aiuto di due mestoli di legno in modo che siano completamente avvolte dall’olio. Non aggiungere il sale in questa fase di preparazione. Coprile con il coperchio e fai cuocere a fuoco medio per i primi 10 minuti rigirandole spesso.

  4. Diminuisci la fiamma e prosegui la cottura, sempre con coperchio, girando di tanto in tanto, non troppo altrimenti si rompono troppo, fino a quando le patate risultano morbide all’interno. Fai la prova con una forchetta o stecchino se s’infilzano facilmente. A questo punto prosegui la cottura senza coperchio per farle ben abbrustolire. Quando sono croccanti e dorate aggiungi il sale, e prosegui per altri cinque minuti. Io uso scolare le patate in uno scolapasta per eliminare l’olio in eccesso.

  5. Mentre stai cucinando le patate, cuoci i lampascioni in un’altra padella. Scolali in uno scolapasta e tagliali in due. Versa un filo d’olio nella padella e quando è appena caldo inserisci il lampascioni, girali bene nell’olio, aggiungi un pizzico di sale e cuocili a fuoco moderato, con il coperchio, rigirandoli di tanto in tanto con un cucchiaio di legno per circa 15, 20 minuti, fino a quando sono ben dorati.

  6. Lampascioni e patate alla calabrese

    Quando le patate sono cotte aggiungi i lampascioni con tutto il loro sughetto e farli insaporire in padella per almeno 5 minuti, controlla se è giusto di sale e i nostri lampascioni e patate alla calabrese sono pronti per essere assaporati.

Proprietà

Hanno proprietà lassative, diuretiche ed emollienti e sono caratterizzati da un basso apporto calorico, abbassano la pressione sanguigna, diminuiscono la percentuale di grassi nel sangue, prevengono la formazione di trombi, stimolano l’appetito, attivano le funzioni digestive ed hanno un effetto anti infiammatorio. Hanno un buon contenuto di composti solfurei con potenziali proprietà antitumorali che, insieme al contenuto di fibra alimentare, aiuta l’organismo a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo LDL. Consiglio di leggere questo articolo molto interessane sulle innumerevoli proprietà e benefici.

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post e foto di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

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