Pollo alla cacciatora in bianco ricetta toscana di Giorgione

Il Pollo alla cacciatora in bianco con la ricetta toscana di Giorgione è un grande classico dal sicuro successo che ti consiglio tanto di provare, farai la scarpetta e, se lo mangerai con le mani, ti leccherai le dita! Il pollo risulta morbidissimo e molto saporito grazie alla deliziosa salsina che avvolge piacevolmente ogni pezzo di carne. Ho trovato la ricetta sul libro “Giorgione orto e cucina” di Giorgio Barchiesi in arte Giorgione, celebre scrittore e conduttore di programmi culinari su Gambero Rosso Channel.
Da quando ho provato questo metodo di cottura in umido non l’ho più abbandonato, con alcune varianti lo uso sia per cucinare il coniglio (Coniglio in umido con piccantino) che il cinghiale (Spezzatino, stracotto o cinghiale in umido).
Come dice lui: il segreto è nel losco intruglio che butti sul pollo quando è ben rosolato. Alla fine ti ritrovi una salsina tutta da godere. Non è il caso del pollo alla cacciatora, ma in genere le ricette di Giorgione sono particolarmente grasse, ma con piccole accortezze si possono rendere ideali per una sana alimentazione come ho fatto con: Rivisitazione di Arista di maiale pesante agli aromi dell’orto; Arista/lonza di maiale al forno con cipolle di Tropea; Pollo in agrodolce con mirtilli rossi disidratati cipolle di Tropea e peperoncino calabrese.
Da sempre uso modificare le ricette riducendo grassi e zuccheri!
In questo blog, nella Categoria: Dieta Mediterranea, troverai tantissime ricette dolci e salate ideali per una sana e gustosa alimentazione personale e familiare.

Pollo alla cacciatora ricetta di Giorgione
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni6
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti per fare il Pollo alla cacciatora in bianco ricetta toscana di Giorgione

Trascrivo le dosi della ricetta originale con le modifiche che ho fatto in base agli ingredienti a disposizione e gusti personali.
  • 1 kgpollo (in pezzi (Io ho usato circa 2 kg))
  • q.b.aceto di vino (circa 150 ml)
  • q.b.vino (circa 150 ml)
  • q.b.rosmarino (nella ricetta originale 2 rametti)
  • 6bacche di ginepro
  • 2 spicchiaglio
  • q.b.peperoncino aromatizzato (io 1 peperoncino calabrese)
  • q.b.sale grosso (io un pizzico di sale fino)
  • q.b.finocchietto selvatico (io due ciuffi)
  • 1 ciuffosalvia rossa (io salvia semplice)
  • 2 filettialici sotto sale (io non li ho usati)
  • 1 filoolio extravergine d’oliva

Strumenti

Per questa preparazione e necessaria una padella larga o tegame con coperchio, io le preferisco con il coperchio in vetro temperato così posso vedere all’interno della pentola mentre cucino senza dover alzare ogni poco il coperchio per guardare!
  • Padella – antiaderente (grande) con coperchio

Preparazione del Pollo alla cacciatora in bianco ricetta toscana di Giorgione

Trascrivo in corsivo la ricetta presa dal libro Giorgione Orto e Cucina .
  1. Magico intruglio per fare il Pollo alla cacciatora ricetta di Giorgione

    “Per prima cosa ci prepariamo l’intruglio finale della nostra ricetta: in una bacinella versiamo dell’aceto casereccio e del vino, una parte di aceto per una parte di vino. Se l’aceto è rosso, usiamo vino bianco, se no, il contrario esatto. In questa mistura aggiungiamo un rametto di rosmarino, una becca di aglio, 6 bacche di ginepro, un nonnulla del nostro peperoncino aromatizzato, una manciatina di sale grosso, due pezzetti di finocchietto selvatico e tre foglie di salvia rossa. Lasciamo il tutto a macerare.”

    Io ho usato quello che avevo a disposizione al posto del peperoncino aromatizzato ho inserito un  peperoncino fresco calabrese. Come finocchietto selvatico ho messo 3 ciuffi di finocchietto selvatico fresco e in luogo della salvia rossa, salvia che cresce nel mio giardino di un’altra varietà.

  2. Pollo alla cacciatora ricetta di Giorgione

    “Cominciamo ora dal principio: in un tegame, facciamo rosolare a fuoco vivace le nostre anchette di pollo, dalla parte della pelle, con un filo d’olio. Intanto che rosolano, mettiamo sale grosso, due alicette dissalate, diciamo una per ogni pezzo, un rametto di rosmarino spiumato e una becca d’aglio. A questo punto giriamo il pollo dall’altro lato e stemperiamo il fondo con un goccetto di vino, prima che si attacchi. Lasciamo sfrigolare anche da questa parte, giriamo ancora e, dopo qualche minuto, togliamo lo spicchio d’aglio, perché con il fuoco alto rischia di bruciarsi e diventare amaro. Quando il pollo è ben rosolato da tutti i lati, lo innaffiamo con il losco intruglio che abbiamo preparato prima, Incoperchiamo, abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere per almeno mezz’ora. Quando il sughetto si sarà ritirato e avrà formato una lussuriosa e appiccicaticcia salsina da godersi con il morbido polletto, saremo pronti per andare a tavola.”

  3. Per le quantità di liquidi da me usate la cottura necessaria è di circa un ora a fuoco dolce. Si può anche sostituire il vino e aceto con acqua e aceto. Uso anche inserire il piccantino calabrese in quello che Giorgione chiama “magico intruglio”. E’ un metodo di cottura in umido utilizzabile anche per altre carni e dona molte soddisfazioni.

  4. Con questa ricetta del pollo alla cacciatora la carne viene morbidissima e succosa, consiglio un buon pane casereccio per fare la scarpetta in quel meraviglioso sughetto!

    Per rendere la preparazione più leggera, ma non meno saporita, basta eliminare la pelle dal pollo prima della cottura.

    Di seguito le foto che, se vorrai, potrai ingrandire cliccandoci sopra.

Conservazione

Preferisco mangiare e offrire il pollo alla cacciatora e tutte le pietanze appena fatte ma, se abbiamo cucinato tanto pollo e dovesse rimanere, si può tranquillamente conservare congelato per 4 mesi e scongelare lentamente in frigorifero o velocemente al microonde per gustarlo quando non si ha tempo di cucinare.

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post e foto di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

6 Risposte a “Pollo alla cacciatora in bianco ricetta toscana di Giorgione”

  1. Quindi se ho capito bene quella marinatura con aceto, olio ed erbette varie lo devo versare sul pollo quando è già ben rosolato, è giusto? Mi piacerebbe prepararlo.Bacioni da SabrinalucA

  2. Provato con ricetta seguita regolarmente, risultato troppo olio e troppo aceto, il pollo rimane morbidissimo, intruglio non va proprio, degustibus…….

  3. Mi meraviglio, nella ricetta di Giorgione c'è solo un filo d'olio! In altre sue ricette l'olio è a fiumi! Per quanto riguarda l'aceto giustamente scrivi "de gustibus". L'aceto in cottura evapora e rimane solo l'aroma. In ogni caso ritengo doveroso inserire la ricetta completa tratta dal suo libro, a me piace tantissimo, ma i gusti sono differenti da persona a persona! Grazie per la visita ed il gradito commentoM.G.

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