Polpette e polpettine fritte calabresi

L’antica ricetta delle polpette e polpettine fritte calabresi dette anche braciole o vraciole mi è stata insegnata quando ero una giovanissima sposa che cercava d’imparare le ricette cosentine. Le varianti familiari sono infinite, le polpette braciole o vraciole sono quelle con la classica forma allungata, non mancano mai nei luculliani antipasti calabresi, buone sia calde che fredde, infatti si usano anche per i picnic; le polpettine sono piccoline, grandi quanto una nocciola, e arricchiscono la famosa Sagna China Calabrese, la Pasta China Infornata, gli Spaghetti o vermicelli al sugo con le polpettine o semplicemente possono far parte degli sfizioso aperitivi e antipasti calabresi.

Polpette polpettine braciole vraciole cosentine
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni8
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Per provare quegli antichi sapori gli ingredienti sono fondamentali, il pane ad esempio dev’essere raffermo o duro, ma non un pane qualunque, occorre il pane a lievitazione naturale con lievito madre cotto nel forno a legna (a Cosenza è quello il pane! La pagnotta che una volta si trovava solo da 2 kg, si mantiene a lungo e quando è raffermo si usa per le polpette e la mollica si sbriciola e tosta per altre preparazioni come ad es. gli spaghetti con alici e la mollica o gli spaghetti con il sugo di pomodoro ‘nduja e mollica) non si può usare il panino al burro o la rosetta! La carne macinata dev’essere mista, di maiale e vitello in parti uguali, lo spicchio d’aglio piccolino e profumato a cui viene eliminata l’anima, il piccolo germoglio interno, preferibilmente aglio rosso. Le dosi sono indicative, più o meno, io, infatti, le faccio ad occhio, ma questa volta ho pesato gli ingredienti per essere più esaustiva.
  • 600 gpane raffermo (o duro, vecchio, a lievitazione naturale)
  • 300 gcarne macinata di maiale
  • 300 gcarne macinata di vitello
  • 40 gpecorino grattugiato (stagionato calabrese o romano)
  • 40parmigiano Reggiano grattugiato (o grana)
  • 14 gsale
  • 4uova
  • q.b.pepe nero
  • 1 spicchioaglio rosso
  • q.b.prezzemolo
  • 1 lolio di arachide (o olio di oliva per friggere)

Strumenti

Utile per friggere le polpette una friggitrice o una pentola a bordi alti con cestello occorre friggere in abbondante olio bollente per ottenere una frittura asciutta, croccante fuori e morbida dentro. Questa pentola con cestello è adatta sia per friggere che per la cottura al vapore, ha anche un termometro in dotazione per verificare quando l’olio ha raggiunto la giusta temperatura e iniziare a friggere. In mancanza puoi usare una pentola di acciaio pesante a bordo alti e, per scolare le polpette fritte a puntino, metti vicino al fornello uno scolapasta su altro contenitore per raccogliere l’olio in eccesso prima di sistemarle su carta assorbente.
  • 1 Casseruola dai bordi alti oppure Friggitrice
  • 1 Ciotola

Preparazione

  1. Metti il pane a bagno in acqua per almeno 15 minuti, fino a quando è ben impregnato. Strizzalo molto bene tra le mani e sistemalo in una ciotola. Sgranalo con le mani, non devono rimanere pezzi grandi.

  2. Trita molto bene, a coltello o mandolina, sul tagliere il prezzemolo e l’aglio a cui avrai tolto precedentemente l’anima (il piccolo germoglio centrale).

  3. Nella ciotola con il pane aggiungi la carne, le uova, i formaggi grattugiati, il sale, una generosa grattata di pepe nero, il prezzemolo e aglio tritati.

  4. Mischia molto bene con le mani per ottenere un composto omogeneo e ben amalgamato.

  5. Dai la forma desiderata alle polpettine. Preleva dall’impasto con un cucchiaio per le polpette dette anche braciole o un cucchiaino per le polpettine, la quantità necessaria e sistemala sul palmo della mano. Io oramai faccio ad occhio. Rigirala con le due mani pressando, ti accorgerai che l’impasto si è compattato. Per le braciole dai la forma tipica allungata. Le polpettine devono essere piccole, della grandezza di una nocciola. Sistema di volta in volta su un piatto le polpette e polpettine così le avrai già pronte per friggerle.

  6. Versa l’olio nella pentola a bordi alti e portarlo a temperatura. Io faccio la prova stecchino, immergo la punta e, se sfrigola, è pronto per cuocere. Non fare arrivare l’olio alla punta di fumo altrimenti diventa tossico e devi buttarlo. Metti le polpette nell’olio bollente, adagiandole pian piano, senza buttarle dentro, altrimenti rischi di bruciarti, una alla volta e poche per volta, nella pentola non devono essere sovrapposte.

  7. Polpette e polpettine fritte calabresi

    Cuocile a fuoco medio fino a quando sono ben colorite. Prelevale dall’olio con una schiumarola e mettile in uno scolapasta con una ciotola di sotto per eliminare l’olio in eccesso.

  8. Polpette e polpettine fritte calabresi

    Quando hanno perso l’eccesso di olio, e prima di scolare le successive, sistemale su di un foglio di carta assorbente. In questo modo le polpette saranno croccanti fuori, morbide dentro e senza traccia di unto. In una frittura sana, l’olio non penetra all’interno del prodotto!

  9. Polpette e polpettine fritte calabresi

    Le polpette e polpettine fritte calabresi sono pronte per essere gustate o utilizzate per altre preparazioni.

Ricordi

Quando ero piccola il nonno paterno desiderava tanto che io apprezzassi la cucina calabrese, sapeva che mamma cucinava benissimo, ma non ricette calabresi. Se Maria (la sua governante) cucinava qualche cosa di speciale (ad es. :la Sagna, i vermicelli con il sugo e le polpettine, la pasta china, le melanzane ripiene o altro) mi faceva sempre portare un piatto e che piatto! Ci poteva mangiare una famiglia intera! Che bello quando suonava alla porta con quel sorriso e il suo piatto inaspettato, coperto con un altro piatto e avvolto in uno strofinaccio candido annodato per mantenere il calore! Maria e Bice mi hanno insegnato a cucinare le polpette e polpettine fritte calabresi il giorno che ho dovuto imparare a fare la Sagna (lasagne con le polpettine) e il pollo al forno con le patate (classico pranzo della domenica in famiglia calabrese) dove troverete tutto il racconto!

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post, foto e video di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

2 Risposte a “Polpette e polpettine fritte calabresi”

  1. Ciao. Ogni settimana preparo le polpette alla pugliesi come le faceva mio padre. Ma tutto evolve, anche la gastronomia. Quindi evito di friggere e utilizzo la friggitrice ad aria. Se le polpette sono troppe le sforno.
    La trama è diversa ma non mi importa, purché si eviti l’olio in abbondanza.
    Cosa mi dici?

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