Insalata di pomodoro alla calabrese

Aggiungi il basilico spezzettato con le mani per evitare che si ossidi a contatto con il coltello. Un pizzico di sale. Sbriciola l’origano. Ti consiglio di acquistare sempre l’origano a mazzetto. Il calabrese è spettacolare. Un filo di olio e una bella mescolata. Fai riposare l’insalata di pomodoro almeno 30 minuti prima di assaporarla.

E’ un’eccellente base per svariate preparazioni. Infatti vi puoi aggiungere anche una scatoletta di tonno sott’olio, preferibilmente calabrese, sgombri sott’olio o delle patate lesse. Unita al pesce azzurro donerà un secondo con contorno sano e gustoso che, se assaporato accompagnato da una fetta di pane casereccio ti offrirà un paranzo o cena sano e gustoso. Ti propongo anche di leggere la ricetta dell’INSALATA DI SGOMBRI POMODORI E CIPOLLA DI TROPEA ALLA CALABRESE che ha ottenuto l’approvazione dei membri della Commissione Scientifica dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.

Puoi preparare la tua insalata di pomodoro anche in un contenitore con coperchio a chiusura ermetica utile per un bel Picnic in spiaggia o montagna.

Quando ero bambina con il nonno paterno, le zie paterne, cuginetti ecc. Insomma, tutta la famiglia unita intorno a Nonno Angelo (una ventina di persone), comprese Maria e Bice, usavano organizzare dei meravigliosi picnic in montagna in Sila che chiamavano scampagnata. Dietro c’era una grande organizzazione. Le zie, Maria e Bice, iniziavano a cucinare il giorno prima e preparavano ogni ben di Dio. Ci stavano quelli che chiamavano i ruoti, con Sagna china o Pasta china, usavano portare anche delle meravigliose Frittate di spaghetti con salsiccia e caciocavallo, Pollo al forno con patate, cotolette, sopressate, salsicce, capicollo, formaggi, tante insalate, parmigiane di melanzane, zucchine, sott’olio, olive, pani caserecci a lievitazione naturale cotti in forno a legna ecc. ecc. Ricordo anche che ci fermavamo strada facendo per acquistare le mozzarelle silane avvolte nelle foglie di felci. Erano dei veri e propri banchetti che duravano ore sotto i pini con quei profumi di natura indimenticabili! Appena arrivavamo iniziava la grande apparecchiata. Si mettevano in fresco nel ruscello con acqua freddissima e limpida il cocomero, meloni e le bevande. Poi tiravano fuori dalle macchine tavolini, sedie, pled e cesti di vimini pieni di piatti, bicchieri, posate ed ogni prelibatezza. Insomma Una casa! Sulle sedie si potevano sedere solo gli anziani, tutti gli altri per terra sui plaid. Immancabile l’insalata di pomodoro che preparava zia Giulia, avendo avuto una lunga marinatura acquisiva un sapore inconfondibile, bagnare il pane casereccio nel sughetto creato dal mix di sapori era una vera goduria. Ricordi e usanze persi nel tempo!

Non c’è cosa più bella che mangiare qualcosa di buono immersi nella natura. Apprezzo particolarmente i picnic nella mia amata Tropea, In queste occasioni prediligo cibi leggeri per poter fare il bagno in continuazione, piccole porzioni da mangiare tra un bagno e l’altro (insalate di pasta o riso, insalate di pomodoro con tonno o sgombri, insalatone e tanta frutta o anche panini piccoli con peperonata o pomodorini saltati in padella con tonno, cipolla di Tropea, capperi, olive, origano e basilico). Quando ho l’opportunità di recarmi li in vacanza non voglio perdere neanche un minuto. Rimango sulla spiaggia dalla mattina alla sera fino al magnifico tramonto, al massimo mi reco alle 18 al porto per vedere che portano i pescherecci, ma anche al mercato si trova pesce ottimo e a buon prezzo. Quindi, la mattina presto spesa nel favoloso mercato ricco di prodotti dai sapori ineguagliabili, preparazione delle borse termiche e via in spiaggia. La sera cena a base di pesce, crostacei e molluschi o con serie di formaggi del Monte Poro, ‘nduja, cipolla, pane fresco e insalate.