Polpette di risotto avanzato fritte croccanti e filanti

Oggi la nonna ti racconta come riciclare il risotto avanzato per fare delle polpette di riso fritte, croccanti fuori, morbide e filanti dentro. Con questo metodo le polpette non si aprono in cottura, la crosticina esterna sarà estremamente piacevole al morso e, insieme al il ripieno filante, offriranno un’esplosione di sapori. Uso lo stesso metodo, facile e veloce, che sfrutto per fare le arancine di riso palermitane con le uova e senza pastella. Queste polpette sono utili per riciclare qualunque risotto del giorno prima o di pranzo per la cena che ti è avanzato. Sono così buone che ogni volta che faccio un risotto ne preparo in abbondanza proprio per farle. Puoi farcirle con qualunque formaggio a pasta filata preferito (provola, caciocavallo, scamorza, mozzarella ecc.) e arricchirle con un pezzettino di ‘nduja per renderle più saporite e particolari. Sfruttando un risotto fatto con un buon riso, io prediligo il Carnaroli, le polpette saranno molto saporite e il riso non risulterà sfatto. Puoi utilizzare questo procedimento non solo per riciclare un risotto, ma anche per fare delle polpette sfiziose utili da offrire durante un aperitivo, apericena, tra gli antipasti caldi e freddi, come stuzzichino rustico o anche per risolvere pranzo e cena. Nel video illustrativo ho usato un risotto preparato con asparagi e finocchietto selvatici e ho riempito le polpette con scamorza affumicata e ‘nduja. Ti lascio qualche ricetta in cui illustro passo dopo passo come faccio i risotti e anche quella delle arancine. 👇 👇 👇

Come sfruttare il risotto avanzato per fare delle polpette di riso croccanti fuori morbide e filanti dentro, utilizzo lo stesso metodo facile e veloce che sfrutto per fare le arancine di riso palermitane con le uova e senza pastella.
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura8 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

Le dosi sono indicative e non tassative, qualche grammo in più o meno non fa la differenza.

500 g risotto (avanzato o preparato per l’occasione ben freddo)
3 uova
50 g provola (o altro formaggio a pasta filata)
q.b. ‘nduja
q.b. pangrattato
1 l olio di arachide

Strumenti

Per le fritture utilizzo una pentola a bordi alti, una schiumarola per prelevare la frittura dall’olio e uno scolapasta con altro contenitore al di sotto per scolare l’eccesso di olio prima di sistemare la frittura nel piatto da portata. In questo modo la frittura resta croccante e asciutta. Ultimamente ho acquistato questo colino e setaccio a maglia fine in acciaio inox di alta qualità di 24 cm apposta per scolare le fritture è meraviglioso, la maglia permette di scolare i fritti a perfezione, lo consiglio vivamente.

Pentola a bordi alti
Schiumarola o ragno

Polpette di risotto avanzato fritte croccanti e filanti

Metti le uova nel risotto e gira molto bene per farle amalgamare con il risotto. Poi ti consiglio di sistemarti a portata di mano tutti gli ingredienti. Metti in un contenitore largo il pangrattato, taglia a pezzettini il formaggio a pasta filata prescelto, se vuoi inserire la ‘nduja ti prepari tanti ciuffettini, ti metti vicino anche un contenitore pieno di acqua per bagnare le mani in modo da prepararle comodamente.

Quando hai tutti gli ingredienti pronti, ti bagni lievemente le mani, prendi un cucchiaio di riso e lo poggi sul palmo di una mano, lo allarghi, vi inserisci il ripieno, aggiungi un pochino di riso di sopra e formi la pallina, compattando bene e la poggi nel pangrattato. Ne fai due o tre e le ripassi nel pane grattugiato, compatti ancora e la poggi in un contenitore. Prosegui così con tutte le polpette. Puoi friggerle subito oppure le conservi in frigo pronte per la cottura o le congeli per cuocerle quando ti serve.

Per friggerle versa in una pentola a bordi alti o friggitrice tutto l’olio e lo riscaldi, io faccio la prova stecchino per vedere se l’olio ha raggiunto la giusta temperatura. Quando inserisco la punta dello stecchino nell’olio e lo stesso sfrigola allora è pronto. Non far arrivare l’olio alla punta di fumo, diventerebbe tossico e dovrai buttarlo. Compatta bene tra le mani la polpetta di riso prima di infilarla lentamente nell’olio, fai attenzione a non bruciarti. Cuocine poche per volta rigirando bene nell’olio fino a quando sono belle colorite. Le scoli con una schiumarola o ragno e metti in uno scolapasta con un contenitore di sotto per eliminare l’eccesso di olio e continui a cuocere le altre. Prima di scolare le altre polpette togli dallo scolapasta quelle che oramai saranno ben scolate e le poggi nel piatto da portata prescelto.

Consiglio della nonna

In caso volessi utilizzare queste polpette per un aperitivo, apericena, buffet o dovessi farne per tante persone e vuoi che arrivino in tavola tutte belle croccanti e calde, ti consiglio accendere il forno e preriscaldarlo a 120° prima di iniziare a friggere. Mentre che friggi e dopo aver scolato le polpette le metti man mano nel forno e continui a friggere. Dopo averle fritte tutte le porti in tavola ben calde. Oppure le friggi precedentemente anche 5 ore prima. Al momento di servirle accendi il forno e lo preriscaldi a 200°, sistemi le polpette sulla leccarda da forno rivestita di carta forno, quando il forno è caldo le inforni e riscaldi per una decina di minuti circa, fino a quando sono bollenti, sistemi nel piatto da portata e porti in tavola.

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Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post, foto e video di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto 🌶)

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

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