OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE

Tutti noi in famiglia siamo golosissimi delle olive lavorate secondo l’ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE, ottime per accompagnare un aperitivo veloce e moltissime preparazioni. Si dicono rigate perché su ogni oliva vengono praticati tre taglietti con il coltello e poi si mettono a bagno in acqua per alcuni giorni. Già da giorno dopo sulle olive appaiono le righe nel punto in cui sono stati fatti i tagli. Questi tagli servono per farle addolcire più velocemente. E comodo averle conservate tra le Golosità in dispensa. Anche questa ricetta calabrese antichissima mi è stata insegnata da Maria e Bice di cui parlo spesso nel mio blog.

ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE 8° giorno di lavorazione
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di riposo6 Giorni
  • Tempo di cottura5 Ore
  • PorzioniDipende dalla quantità di prodotto
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

INGREDIENTI PER FARE LE OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE

Le dosi del sale sono indicative io ne metto circa 40 g per kg di olive. Il sale dev’essere abbondante e le olive assorbono solo il necessario. Se vi è eccesso rimane nella teglia.
  • 1 kgolive nere
  • 40 gsale fino (circa)

Strumenti per la lavorazione e conservazione

Il numero dei vasetti a chiusura ermetica è indicativo, dipende dalla grandezza prescelta! Puoi anche conservarle in comodi sacchetti da chiudere con macchina per sottovuoto, questa è deliziosa, costa poco e si attacca al frigorifero come una calamita! Oppure sistemarle nei vasetti o altri contenitori con coperchio o bustine alimentari e congelarle!
  • 1 Coltello
  • 1 Ciotola (capiente)
  • Teglia ( da forno )
  • 6 Vasetti (con coperchio a chiusura ermetica q.b.) oppure 6 Buste per sottovuoto oppure Contenitore con coperchio (per la conservazione in freezer)

Preparazione

  1. ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE 1° giorno di lavorazione

    Con un coltellino riga le olive nere fresche (fai tre taglietti ad ogni oliva nel senso della lunghezza). Mettile in una ciotola piena di acqua e coprile con un piatto per tenerle sotto al livello dell’acqua. Cambia l’acqua almeno una volta al giorno, scolandole in uno scolapasta, sciacquandole sotto l’acqua corrente e rimettendole nuovamente ia bagno in acqua pulita sempre coperte con il piatto. Fai questo per circa 6 giorni fino a quando le olive si sono addolcite. Per verificare se hanno perso l’amaro le devi solo assaggiare!

  2. ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE 6° giorno di lavorazione

    Quando le olive sono diventate dolci, scolale bene dall’acqua in uno scolapasta, sistemale in una teglia rivestita di carta forno, aggiungi abbondante sale fino e mischiale bene con le mani in modo che le olive siano ben avvolte. Anche il sale contribuirà a farle addolcire meglio.

  3. ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE 6° giorno di lavorazione

    A questo punto le olive devono perdere tutta l’acqua, si devono seccare. Per far ciò le devi infornarle in forno a calore moderato, 120° modalità statica o 100° modalità ventilata. Ti consiglio di lasciare uno spiraglio, fessura, del forno aperto, magari usando un cucchiaio di legno o altro che impedisca la totale chiusura dello sportello del forno, per consentire all’acqua di evaporare più velocemente. Ogni tanto rigira le olive in modo che si secchino uniformemente. Occorreranno circa 6 ore.

    Le puoi fare asciugare anche davanti al caminetto, in tal caso occorreranno due giorni. Le olive sono pronte quando l’acqua è completamente evaporata, sono asciutte, secche e appaiono rugose.

  4. ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE 8° giorno di lavorazione

    Una volta asciugate e raggrinzite, mettile in una zuppiera e aggiungi un filo d’olio extra vergine di oliva e le mischi bene, in questo modo verranno belle lucide.

  5. ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE 8° giorno di lavorazione

    Ora devi decidere come preferisci conservarle. Le puoi mettere nei vasetti con tappi a chiusura ermetica e farli bollire a bagnomaria per almeno 15 minuti per creare il sottovuoto. Li lasci raffreddare nell’acqua. Quando sono freddi, li togli dalla pentola, li asciughi e li puoi conservare in dispensa. Le puoi anche conservare in sacchetti sottovuoto o sistemate in barattoli o bustine e congelare. Si mantengono in modo impeccabile per oltre un anno! Io faccio un mix. Alcune le congelo. Altre, se ad esempio desidero fare dei vasetti graziosi da regalo, le faccio bollire a bagnomaria. E, alcune, le metto in bustine sotto vuoto!

Proprietà nutrizionali

Il fitoterapeuta Ciro Vestita ha definito le olive come un frutto magico dalle inesauribili proprietà che si assimilano maggiormente se si mangiano le olive intere non tramite l’olio. Queste sostanze si trovano particolarmente nella loro buccia. Vi sono anche molecole utili per combattere il tumore al seno. Mangiandole con i pomodori ci aiutano ad assimilare meglio il licopene che gli stessi contengono, altra sostanza favolosa, che assumiamo, particolarmente con il pomodoro cotto con l’olio e.v.o.

Quindi un buon piatto di pasta condito con il sughetto di pomodoro e le olive preparate seguendo l’ANTICA RICETTA DI OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE, aglio, olio e.v.o. e peperoncino, contiene una miniera di sostanze benefiche. Il dott. Vestita ritiene che sono particolarmente buone, dal punto di vista nutrizionale, le olive verdi che iniziano a tendere al rossiccio e che le stesse contengono pochissime calorie. Di conseguenza ti consiglio di leggere l’ ANTICA RICETTA DI OLIVE “AMMACCATE” (SCHIACCIATE) ALLA CALABRESE che si preparano proprio con le olive verdi che iniziano a tendere minimamente al rossiccio. Su questo blog nella categoria: Dieta Mediterranea troverai tantissime ricette utili per una sana e gustosa alimentazione personale e familiare.

Consiglio della nonna

Puoi usare dei graziosi vasetti confezionati con una carta o pezzo di stoffa sul tappo trattenuto da un elastico e aggiungere un bigliettino legato con uno spaghino o nastrino, con su scritto gli ingredienti e, se vuoi, anche la ricetta o i possibili impieghi. In questo modo sono utili da aggiungere ai cestini natalizi da regalare ad amici e parenti pieni di Golosità casalinghe che sono sempre gradite, o anche in piccoli vasetti, come cadeau, regalino, segnaposto per ospiti in occasione di cene o pranzi in cui vuoi fare bella figura! Con poca spesa farai un figurone!

Al posto dei cestini puoi anche usare delle belle scatole riutilizzabili che costano poco. Molte volte chi vive in appartamento non sa dove metterli ed è un vero peccato vederli buttati, almeno per me che ne faccio largo uso! Le scatole sono anche utili per spedire le varie prelibattezze, le puoi riempire di dolci natalizi che sono sempre a lunga conservazione, salumi sotto vuoto, torroni, frutta secca, liquori ed ogni cosa che ti viene in mente! E’ sempre una festa quando si ricevono!

Nel post con la ricetta dei Mostaccioli calabresi morbidi con le mandorle troverai il racconto di quando ho spedito un pacco con alcune preparazioni fatte in casa ad un amico del mio secondogenito che vive al Nord e lo aveva invitato per la festa del suo compleanno. Mio figlio partito dal Sud in aereo poteva portare ben poco, solo il regalino prescelto! Pensava di far brutta figura con quel pacco spedito dalla mamma!

Ricorda, le cose buone fatte in casa con il cuore non fanno mai fare brutta figura! Donano solo gioia a chi le riceve! Ma devono essere veramente buone! In tutta Italia, e non solo, abbiamo ricette meravigliose e di tradizione. Io sono un mix, madre del Nord più Nord e oltre il Nord che non c’è più! Padre calabrese, nonna paterna napoletana, bisnonna austriaca, sono nata a Roma e vivo nella splendida Calabria da sempre! Da piccola ho sempre viaggiato per andare dai vari cari dislocati in Italia, si partiva dalla Calabria e si andava a tappe a Roma, Perugia, Bologna, Trieste e loro facevano altrettanto. Le ricette buone sono ovunque! Basta saperle trovare, replicare ed assaporare, preferibilmente in compagnia!

Come leggere il blog/ricettario di Nonna Picetto 🌶

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Se provi una delle mie ricette o hai dei dubbi, contattami tranquillamente, puoi lasciare un commento, ne sarò contenta, ti risponderò al più presto!

E ora, come sempre, un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post, foto e video di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto 🌶)

P.S. Avevo pubblicato questo post in formato articolo a Gennaio del 2011, oggi lo riedito e aggiorno in formato ricetta.

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

2 Risposte a “OLIVE NERE RIGATE INFORNATE ALLA CALABRESE”

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