Confettura di uva fragola la vera mostarda calabrese

Oggi la nonna ti spiega come fare una meravigliosa confettura di uva fragola, la marmellata di uva che in Calabria si chiama Mostarda, la vera Mostrada calabrese si fa con l’uva rossa da vino senza zucchero mentre con l’uva fragola ne occorre un pochino, ma il procedimento è lo stesso. La caratteristica principale di questa confettura è il metodo per togliere i semi dall’uva necessario per conservare le bucce d’uva integre e sfruttare tutta la polpa e succo dell’acino. La vera Mostarda calabrese ha le bucce dell’uva, quella che ho visto fare fin da bambina non viene passata o frullata, si deve sentire la particolare consistenza, è questa la peculiarità! Ho osservato e imparato a fare la Mostarda di uva fragola e uva rossa da vino dalle Signore, Maria e Bice che mi hanno insegnato le antiche ricette calabresi di famiglia. Mio nonno aveva molte vigne e oltre a fare il vino si preparava questa marmellata per fare i dolci e le corostate. Si usa per dei dolcetti tipici, i Chinulilli, preparati particolarmente per le festività natalizie, che hanno un impasto esterno con pochissimo zucchero, la dolcezza è conferita dal ripieno composto da noci, uva passa, Mostarda e poco miele. I Chinulilli si possono cuocere sia in forno che friggere, in entrambi i casi sono deliziosi. Per togliere i semi dalla polpa di uva le Signore, Bice e Maria usavano il Crivo, un sorta di setaccio che ha svariati usi nella cucina calabrese, infatti è utilizzato anche per dare la caratteristica forma agli gnocchi e turdilli (dolci tipici natalizi), come essiccatoio o semplicemente come contenitore. Il crivo è realizzato a mano con 7 materiali naturali: il rovo, la paglia, due varietà di giunco, verghe di castagno, la canna e il saracchio chiamato in Calabria putamu. In questo splendido articolo trovi tutta la storia. E ora andiamo a fare insieme la Confettura di uva fragola la vera mostarda calabrese.

Confettura marmellata di uva fragola la vera mostarda calabrese
  • DifficoltàBassa
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni3 vasetti da 250 g
  • Metodo di cotturaBollitura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Per questa confettura con l’uva fragola si devono usare 200 g di zucchero per ogni kg di succo e polpa di uva, occorre pesarla dopo aver tolto il raspo e i semi. Per ottenere 1 kg di polpa dovrai avere circa un chilo e mezzo di uva. Se usi uva rossa da vino non serve lo zucchero.
  • 1 kguva fragola
  • 200 gzucchero

Strumenti

Ti consiglio di usare vasetti con i tappi che mostrano l’avvenuto sottovuoto, quei tappi che quando li premi al centro fanno “clic clac”. La quantità dei barattoli inserita è indicativa dipende dalla grandezza che preferisci usare! E molto utile l’imbuto per invasare le marmellate e confetture, se non lo hai, puoi usare quello in dotazione con le lavastoviglie per versare il sale.
  • Setaccio oppure Passaverdure
  • Pentola
  • 3 Vasetti sterilizzati con tappi nuovi
  • Imbuto a bocca larga per marmellate

Preparazione della Confettura di uva fragola la vera mostarda calabrese

  1. Lava bene l’uva e mettila in uno scolapasta ad asciugare. Stacca ogni acino dal raspo, lo spremi in un contenitore e metti le bucce in altro contenitore o la pentola. Come ti ho detto prima, per eliminare i semi dalla polpa in Calabria si usa il crivo che si sitema sopra ad un contenitore vi si mette parte della polpa con i semi e con le mani si mescola e schiaccia fino a quando tutta la polpa e succo sono fuoriusciti e restano solo i semi. Per questo lavoro il crivo è l’ideale, ma in sostituzione puoi usare il passaverdura.

  2. Eliminati tutti i semi, unisci la polpa il succo e le bucce, li pesi per calcolare quanto zucchero occorre se fai la mostarda di uva fragola, se invece usi uva rossa da vino, come ho detto prima, non serve zucchero e pesare.

  3. Inserisci tutto in un pentolone e inizi a cuocere a fuoco dolce girando ogni tanto con una spatola per evitare che attacchi al fondo. Occorre circa un’ora. Per vedere se la mostarda è pronta fai la prova piattino, ne versi una goccia sul piattino e, una volta fredda, piegando il piattino deve rimanere ferma.

  4. Prepara i vasetti e i tappi sterili, sistemali su un vassoio che possa sopportare il calore, metti ogni tappo vicino al proprio vasetto e portali vicino al fornello con la pentola in ebollizione. Posiziona l’imbuto a bocca larga sul primo vasetto da riempire.

  5. Quando la mostarda è pronta, mantenendola sempre sul fornello acceso a fuoco minimo, con un mestolo la versi nel barattolo, lo chiudi immediatamente con il tappo e metti il vasetto a testa in giu. Stai attenta a non bruciarti. Continua così fino a quando avrai terminato tutta la confettura. Mantieni i vasetti vicini tra di loro al caldo. Dopo circa 30 minuti li capovolgi e li lasci sempre vicini fino a quando sonno freddi. In questo modo otterrai il sottovuoto indispensabile per la corretta e sicura conservazione.

  6. Quando i barattoli sono freddi controlla se è avvenuto il sottovuoto, premi al centro di ogni tappo, se il tappo è fermo il sottovuoto è avvenuto correttamente, se il tappo fa clic clac non si è formato, di conseguenza devi conservare la tua confettura in frigorifero e usarla. Ora puoi lavare i vasetti freddi se si sono sporcati mentre hai versato la marmellata bollente, asciugarli, mettere le etichette e riporli tra le Golosità in dispensa.

  7. Confettura marmellata di uva fragola la vera mostarda calabrese

    Puoi usare dei graziosi vasetti confezionati con una carta o pezzo di stoffa sul tappo trattenuto da un elastico e aggiungere un bigliettino legato con uno spaghino o nastrino, con su scritto gli ingredienti e i possibili abbinamenti. In questo modo sono utili da aggiungere ai cestini natalizi da regalare ad amici e parenti pieni di Golosità casalinghe che sono sempre gradite, o anche in piccoli vasetti, come cadeau, regalino, segnaposto per ospiti in occasione di cene o pranzi in cui si vuoi fare bella figura!

  8. La mostarda si conserva in dispensa per oltre un anno, una volta aperto il vasetto lo devi mettere in frigorifero e consumarlo.

Consiglio della nonna per sterilizzare i vasetti

Per sterilizzare i vasetti li lavi e sciacqui bene, io li lavo in lavastoviglie, poi li riempi a metà di acqua e li metti nel microonde, quando vedi che l’acqua bolle abbondantemente li svuoti, con attenzione per non bruciarti, e li metti su di un canovaccio pulito a testa in giu. I tappi, non puoi metterli in microonde, quindi, dopo averli lavati, li sistemi in un pentolino pieno di acqua e li fai bollire per 10 minuti, li scoli e sistemi anche loro sul canovaccio a testa in giu. Se non hai il microonde, dopo averli lavati sistemi i vasetti e i tappi in una pentola piena d’acqua e li fai bollire 10 minuti, li scoli e fai raffreddare a testa in giù sul canovaccio pulito. Tempo fa ho letto su facebook di una signora che riteneva di aver sterilizzato i vasetti lavandoli semplicemente con acqua e bicarbonato! E’ assurdo! Per fare le conserve occorre molta attenzione, se non si seguono le giuste accortezze possono essere pericolose. Non si devono fare con leggerezza.

Avevo pubblicato questo post il 4 Ottobre 2013 in formato articolo, come potrai vedere dai commenti presenti, oggi lo riedito e aggiorno in formato ricetta.

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post e foto di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

6 Risposte a “Confettura di uva fragola la vera mostarda calabrese”

  1. Adoro l'uva fragola anche senza marmellata e non si riesce più a trovarla .. Come mai..? Ne ho piantato un po' in giardino , ma quest'anno niente da fare .. Peccato! Ciao Picetto!

  2. Non l'ho mai fatta ma so che è deliziosa..tutta la tua pazienza ultimamente mi sta mancando..mi godo la tua che sarà sicuramente super!Buon we cara <3la zia Consu

  3. La mia mamma va matta per l'uva fragola, a casa la mangiamo solo io e lei e non avevo mai pensato di farne marmellata, una volta ho fatto il liquore… ottimo, ma adesso voglio provare la tua proposta!!! =)

  4. Ciao Nella, anche io avevo l'uva fragola in giardino, ma purtroppo la pianta è morta. Fortunatamente mio padre me ne ha portata un pochino. Da noi è facilmente trovabile al mercato dei contadini. Grazie per la visita, baciM.G.

  5. Ciao zia Consu, manca anche a me la pazienza, ma non sopporto di buttare gli alimenti, così mi sono armata di santa pazienza ed ho proceduto. Un saluto affettuosoM.G.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *