CHINULILLI FRITTI E AL FORNO

I Chinulilli sono dolci ripieni tipici calabresi che vengono chiamati anche Chienulille e si possono cuocere sia fritti che al forno. L’impasto che racchiude il ripieno ha pochissimo zucchero, la dolcezza è conferita dal ripieno in questo caso composto da noci, uva passa, confettura di uva da vino senza zucchero denominata in calabrese “mostarda” e poco miele. La mostarda è una confettura di uva che si fa con uva nera da vino senza aggiunta di zuccheri. Puoi riempirli anche con altra confettura a tua scelta o Nutella. Si mantengono allungo e sono più buoni se gustati dal giorno dopo in poi. In Calabria si usa prepararli particolarmente in occasione delle festività natalizie. Nella categoria: Ricette tipiche calabresi troverai altre preparazioni.

preparazione dei "CHINULILLI" FRITTI E AL FORNO RIPIENI DI NOCI, UVA PASSA, "MOSTARDA" (CONFETTURA) DI UVA DA VINO E MIELE - DOLCE TIPICO COSENTINO
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni20 circa
  • CucinaItaliana

Ingredienti per fare i Chinulilli fritti e al forno

Nella ricetta antica rinvenuta per alcuni ingredienti non sono identificate dosi ben specifiche, ma quantità in bicchieri e cucchiai, in ogni caso il risultato ottenuto è eccellente. Per quanto riguarda le dosi del ripieno erano scritti solo gli ingredienti senza dosi, le stesse erano identificate con poco di questo o di quello. Inserisco le quantità da me utilizzate.

Ingredienti per l’impasto

  • 550 gfarina 00
  • 4uova
  • 1 bicchiereolio extravergine d’oliva
  • 3 cucchiaizucchero
  • 1 bicchierevermouth bianco
  • 1limone (solo la buccia )
  • 1 bustinalievito chimico in polvere
  • 1 pizzicosale

Ingredienti per il ripieno

  • 1 bustinauva passa
  • 1 bustinanoci sgusciate
  • 2 cucchiaimiele
  • 5 cucchiaiconfettura di uva

Ingredienti per comporre i Chinulilli

  • q.b.farina 00
  • 1bianco d’uovo

Ingredienti per la frittura dei chinulilli fritti

  • 1 lolio di arachide

Strumenti

Per questa preparazione è utile una spianatoia, ma puoi usare anche il tavolo da cucina.
  • Bacinella
  • Spianatoia
  • Mattarello
  • Coppapasta oppure Bicchiere
  • Pennello
  • Carta forno

Preparazione del ripieno dei Chinulilli fritti e al forno

  1. Occorre preparare prima il ripieno di questi deliziosi dolcetti in modo che si possa ben amalgamare. Sciacqua l’uva passa, metila in una ciotolina e falla rinvenire in ammollo con acqua tiepida per circa 30 minuti. Nel contempo trita i gherigli di noci a coltello, pochi per volta, su di un tagliere, non frullarli! Scola bene l’uva passa in uno scolapasta, mettila in un canovaccio pulito o carta cucina, asciugala e mettila in una ciotola. Aggiungi le noci tritate, la mostarda (confettura di uva) e il miele necessario per rendere il composto ben amalgamato. Dev’essere denso senza parti liquide.

Procedimento per fare la pasta dei Chinulilli fritti e al forno

  1. Metti in una larga ciotola la farina, la bustina di lievito, la buccia di limone grattugiata e il sale, mischia bene e poi aggiungi le uova, l’olio e il vermouth. Mischia bene il tutto e trasferisci l’impasto sulla spianatoia per impastare meglio. Aggiungi, se necessario, altra farina solo quella che ti serve per poter impastare.

Procedimento per formare i Chinulilli

  1. preparazione dei "CHINULILLI" FRITTI E AL FORNO RIPIENI DI NOCI, UVA PASSA, "MOSTARDA" (CONFETTURA) DI UVA DA VINO E MIELE - DOLCE TIPICO COSENTINO

    Stendi la pasta con un mattarello dello spessore di circa mezzo centimetro. Con un bicchiere o coppapasta forma tanti dischi, impasta il residuo di pasta, stendila nuovamente e continua così fino a quando hai utilizzato tutta la pasta. Prendi un disco, appiattisci i bordi con le dita e spennella, solo i bordi precedentemente appiattiti, con il bianco d’uovo. Inserisci al centro del disco un cucchiaino di ripieno. Nell’immagine sottostante non avevo precedentemente pressato i bordi e messo il bianco d’uovo, ma la inserisco ugualmente per farti vedere la consistenza del ripieno.

  2. preparazione dei "CHINULILLI" FRITTI E AL FORNO RIPIENI DI NOCI, UVA PASSA, "MOSTARDA" (CONFETTURA) DI UVA DA VINO E MIELE - DOLCE TIPICO COSENTINO

    Richiudi i dischi formando una mezza luna e pressa bene i bordi per sigillare ed evitare la rottura del dolce in cottura.

Cottura dei chinulilli al forno

  1. chinulilli al forno

    Accendi il forno in modalità statica e preriscaldalo a 180°. Sistema i chinulilli su di una teglia larga rettangolare o placca da forno ricoperta di carta forno. Inforna nella parte più bassa del forno e cuoci per circa 20 minuti, fino a quando sono ben dorati. Cospargili, se vuoi, di zucchero a velo e sistemali in un piatto da portata. Quando sono freddi coprili con una cappa, io ho questa da moltissimi anni che lavo regolarmente in lavastoviglie ed è sempre perfetta, la puoi vedere anche in una delle foto.

  2. chinulilli al forno il giorno dopo

    Il giorno dopo si presenteranno in questo modo.

Cottura dei chinulilli fritti

  1. chinulilli fritti

    Versa l’olio in una pentola a bordi alti come quella per cuocere la pasta. Portalo a temperatura. Per controllare la giusta temperatura dell’olio, fai la prova stecchino, immergi lo stecchino nell’olio e se sfrigola l’olio è pronto. Non superare mai il punto di fumo, l’olio diventa tossico e lo devi buttare. Immergi piano, senza buttarli, altrimenti ti schizzi e bruci, i chinulilli nell’olio bollente, uno alla volta. Cuocine pochi alla volta, devono essere larghi, così li puoi girare comodamente. Cuocili fino a quando sono ben dorati. Scolali con una schiumarola o ragno e mettili dapprima in uno scolapasta con al di sotto un contenitore che raccolga l’eccesso di olio e poi sistemali su carta assorbente. Quando sono freddi cospargili, se vuoi, con zucchero a velo e sistemali in un piatto da portata.

  2. chinulilli fritti il giorno dopo

    Il giorno dopo si presenteranno in questo modo e sono più buoni!

Come ho trovato questa ricetta

Ho trovato la ricetta tra i ricordi scolastici dei figli (letterine, primi quaderni ecc.), li vi era un piccolo ricettario intitolato “La cucina calabrese” che la maestra delle elementari del mio secondogenito, Maria Teresa Grasso, aveva fatto con gli alunni raccogliendo varie ricette portate dalle mamme. E’ stata una maestra eccezionale, con il sorriso, il gioco e la dolcezza ha insegnato in modo eccelso, tutti la ricordano con molta stima, i suoi alunni hanno proseguito gli studi senza problemi per l’ottima scolarizzazione ricevuta. Mio figlio oggi è un avvocato. Del resto ritengo che le scuole elementari siano il primo e più importante percorso scolastico per un bambino! Sono trascorsi oltre 20 anni. Non so quale mamma ha dato questa ricetta, mi piacerebbe tanto saperlo, io l’ho fatta ed il risultato è stato eccellente. Di seguito l’immagine della ricetta originale che potrai ingrandire cliccandoci sopra.

Consiglio della nonna

Puoi confezionarli in graziosi sacchettini di cellofan legati con un nastrino, come ho fatto con i Mostaccioli calabresi morbidi, con l’aggiunta di un bigliettino con il nome della ricetta, gli ingredienti e magari anche il procedimento. Oppure puoi inserirli in simpatiche scatole di latta adatte agli alimenti, avvolte da cellofan legato con un nastrino colorato. Saranno utili da aggiungere ai cestini natalizi, o per altre occasioni, da regalare ad amici e parenti pieni di Golosità da dispensa casalinghe , altre leccornie da regalo fatte in casa e dolci natalizi che sono sempre graditi. Puoi anche utilizzarli come cadeau, regalino, segnaposto per ospiti in occasione di cene o pranzi a cui tieni particolarmente. Con poca spesa farai un figurone!

Avevo pubblicato questo post in formato articolo il 29 Luglio 2020, oggi lo riedito e aggiorno in formato ricetta.

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post e foto di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

4,9 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

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