Cosciotto di cinghiale al forno

Oggi ti propongo il cosciotto di cinghiale al forno alla birra, un arrosto sontuoso e succulento. La carne del cinghiale è molto magra a differenza di quella del maiale, quindi offre proteine nobili e pochi grassi. E’ una carne estremamente tenace, occorrono alcune accortezze per cucinarla e lunghe cotture preferibilmente in umido. Dopo aver cucinato due cinghiali interi ho acquisito una certa esperienza. In Calabria ultimamente c’è l’invasione dei cinghiali, di conseguenza tanta carne pregiata a disposizione. Devo ringraziare gli amici cacciatori di mio padre e del cugino Giuseppe.  Mio padre va a caccia senza fucile, accompagna il nipote bravissimo veterinario con la passione per la caccia da penna. Entrambi amano veder sorgere il sole sulla nostra meravigliosa Sila e fare lunghe passeggiate nei boschi.  Su questo blog nella Categoria: cinghiale trovrai alcune ricette per assaporare al meglio i vari tagli.

Cosciotto di cinghiale al forno
  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo1 Giorno
  • Tempo di cottura6 Ore
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Il peso del cosciotto è indicativo dipende da quello che hai a disposizione, il mio pesava 3,93 kg. Al posto della birra pui usare acqua e aceto di vino buono in parti uguali o vino rosso di qualità, qualche bacca di ginepro, e avrai un cosciotto alla cacciatora.
  • 3 kgcosciotto di cinghiale
  • 2foglie di alloro
  • 1 ciuffosalvia
  • 2 ramettirosmarino
  • 1cipolla rossa di Tropea
  • 20 gsemi di senape (circa )
  • q.b.pepe nero
  • 132 clbirra
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • q.b.sale

Strumenti

Per questa preparazione occorre una teglia rettangolare grande a bordi alti.
  • Teglia rettangolare grande adatta a fornello e forno
Per cucinare la carne di cinghiale occorre pazienza e mettere la fretta da parte! Non è una cottura improvvisata. Come prima cosa occorre stare molto attenti alla carne di cinghiale che si possiede, essere sicuri che siano state fatte le dovute analisi per scongiurare che sia affetto da trichinella detta anche trichine trasmissibile all’uomo. Quando tocchi la carne cruda devi lavarti sempre le mani (non solo per il cinghiale, ma per tutte le carni) per non contaminare altri alimenti o oggetti ,ad es. non prendere il sale con le mani sporche di sangue o toccare barattoli (spesso l’ho visto fare in tv)! Io, per sicurezza, uso solo taglieri antibatterici che posso lavare comodamente in lavastoviglie, differenti per le carni crude, verdure, affettati e formaggi. Questa carne è differente a seconda dell’età dell’esemplare.
Sono preferibili animali non molto grandi ed è da evitare assolutamente quella del maschio adulto durante il periodo degli amori, risulta puzzolente e dura. Se la carne proviene da un buon esemplare non ha un sapore forte, anzi è estremamente delicata. Ho letto pocanzi un articolo ben fatto su Sale & Pepe che illustra le caratteristiche della carne di cinghiale in base all’età, quindi non mi dilungo. Ti spiego come fare un buon cosciotto di cinghiale al forno morbido, succulento, senza aggiungere grassi eccessivi (lardo o altro), così morbido che non serve il coltello per tagliarlo. Ho seguito lo stesso procedimento anche per cuocere la Spalla di cinghiale arrosto con contorno di patate silane.

Preparazione della carne da fare il giorno prima della cottura


  1. Se il tuo cosciotto è stato conservato in congelatore lascialo scongelare lentamente in frigo (occorrono circa due giorni).

  2. Il giorno precedente alla cottura mettilo a bagno in acqua fredda  per almeno 3 o 4 ore, meglio ancora dalla mattina, per eliminare impurità superficiali ed eccessi di sangue.

  3. La sera precedente alla cottura sciacqulo bene, lo asciughi e prepari la marinatura a secco. Fai un trito di rosmarino, salvia e lauro, lo metti in una ciotolina e vi aggiungi i semi di senape e il pepe nero. Con questo composto massaggi bene la carne, l’avvolgi in pellicola e la riponi in frigo.

Cottura del cosciotto di cinghiale al forno

  1. Togli la carne dal frigo almeno due ore prima di cuocerla e mantinila a temperatura ambiente sempre avvolta da pellicola.

  2. Accendi il forno e riscaldalo a massima potenza (220° circa). Versa un filo d’olio in una teglia adatta sia al fornello che al forno, mettila sul gas e falla riscaldare. Rosola il cosciotto a fuoco vivace su entrambi i lati.

  3. Togli dal fuoco e aggiungi rosmarino, salvia, lauro e la cipolla.

  4. Versa la birra, copri e sigilla tutta la teglia con la stagnola, inforna alla massima temperatura per i primi 40 minuti.

  5. Successivamente abbassa la temperatura a 180° a forno statico o 160° in modalità ventilata. Ogni 40 minuti circa togli la teglia dal forno, gira il cosciotto, ricoprilo con la stagnola e inforna nuovamente.

  6. Dopo circa 5 ore, togli la stagnola e prosegui la cottura per altri 30 minuti.

  7. Cosciotto di cinghiale al forno alla birra

    Se è rimasto molto liquido sistema la teglia sul fornello e fallo assorbire, sfumare, completamente per circa 30 minuti girando il cosciotto una volta. La carne risulterà laccata e tenerissima.

  8. Cosciotto di cinghiale al forno alla birra

    Ho cucinato il cosciotto di cinghiale al forno per il giorno di Natale al posto del tacchino intero al forno che preparo generalmente, tutti i commensali lo hanno assaporato con piacere, mio padre è rimasto estasiato.

Per gli appassionati consiglio questo splendido libro: 500 ricette di selvaggina

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

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