Alici fritte

 

Venerdì scorso in pescheria, essendo arrivata tardi, c’erano solo delle splendide alici piccole, vongole già spurgate, trote e trigliette che, però, il pescivendolo mi ha sconsigliato. Così essendo a pranzo solo io e mio marito ho acquistato le vongole e le alici. A pranzo spaghetti alle vongole e, dopo tanto tempo, alici fritte con contorno d’insalatina mista. Un buon vino bianco fresco e tanta fame perché, come al solito, a casa mia si mangia sempre tardi. 

Alici fritte. Per fare un buon fritto la pentola deve essere alta e l'olio abbondante preferibilmente di arachidi o di oliva.
 
Ingredienti per 4 persone:
 
  • 1 k di alici
  • farina di grano duro q.b.
  • 1 l di olio di semi di arachidi o di oliva per friggere
  • sale q.b.
 
Per fare un buon fritto la pentola deve essere alta e l’olio abbondante. Come olio usate solo olio di semi di arachidi o di oliva perché sono gli unici che mantengono meglio le altissime temperature e i fritti risultano più leggeri. Le mie alici erano già state eviscerate dalla pescheria, quindi le ho lavate bene, le ho fatte scolare. Nel frattempo ho messo la pentola con abbondante olio sul fuoco. Quando l’olio ha raggiunto la giusta temperatura (mai far raggiungere il punto di fumo, se questo succede è meglio buttarlo), ho iniziato ad infarinare le alici e le ho inserite nell’olio bollente una alla volta per non fare raffreddare l’olio.  Le alici vanno cotte poche per volta e devono navigare nell’olio per dorarsi uniformemente. Appena cotte le ho scolate con la schiumarola, le ho posizionate su di uno scola pasta e le ho salate per poi metterle nel piatto di portata. Mentre friggevo e cucinavo le altre cose, mio marito assaporava le alici con un po’ di vino bianco fresco. Ottimo aperitivo.  Il pesce fritto appena cucinato è favoloso anche se è bene mangiarlo raramente come tutte le fritture, ma, ogni tanto, un piccolo strappo alla regola si può fare!
Un grandioso saluto
Post e foto di Maria Grazia Trocini (Picetto)

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10 Risposte a “Alici fritte”

  1. Ciao Maria Grazia! Ho appena dato un'occhiata al tuo blog e mi sono subito innamorata della tua cucina. . . calabrese come me! Queste alici fritte eccome se lo so che sono favolose! Ti seguo subito anche se purtroppo qui potro' fare pochissimo delle tue ricette, per esempio le alici non ci sono!Continuo a navigare il tuo blog e mangiare con gli occhi. Ciao!

  2. Ciao cara! Piacere di conoscerti…anche se "piacere" non si dice secondo il galateo, per me è comunque un piacere vedere i piatti che cucini attraverso le tue foto…che mi fanno venire una fame! Un abbraccio e complimenti!

  3. @ Camki: Pensa un po, grazie a questa cosa meravigliosa che è internet, ho avuto l’opportunità di entrare in contatto con una calabrese che vive per caso in India. Ti ho trovata tramite un contest che tu, come i premi, non gradisci. Stavo visualizzando alcune ricette che partecipano a questo contest sui piatti a base di pesce che poi verranno pubblicate per promuovere la pesca in Sicilia. Tra queste sono stata colpita da una a base di polpo. Pensa che l'autrice non la ho ancora conosciuta, ma trà i suoi blog preferiti c'era il tuo e sono stata attirata dal titolo. Dopo aver girovagato un pochino sono approdata nel luogo dove tu descrivi i contest ed i premi. Quando ho letto che ritenevi i premi come le c.d. "catene di S. Antonio" sono rimasta perplessa. Questa è un'espressione tipica delle mie parti! Mai e poi mai, avrei immaginato che tu fossi calabrese. Ho notato che tu con le materie prime rinvenibili nel continente che abiti riesci a fare delle ricette elegantemente favolose. Quindi ci sarà qualche pesce che ben fritto ti darà, sicuramente, ottime soddisfazioni. Grazie per essere diventata una lettrice del mio blog, ne sono veramente onorata, un salutoM.G.

  4. Ciao Maria Grazia 🙂 Che buone le alici fritte…..anche la mia mamma mi ha insegnato cio che tu hai detto sulla frittura….è vero, in questo modo vengano bene e non si prendono affatto di molto olio…. Non le mangio da natale…che voglia!!!!! 🙂

  5. @ Kiara: Ciao Kiara, il piacere e tutto mio, il galateo lo mettiamo da parte, del resto non siamo state presentate, ci siamo incontrate per caso, grazie alla passione comune per la cucina. Mi lusinghi con le parole che mi scrivi. Grazie per essere diventata una lettrice del mio neonato blog. Sono appena venuta a visionare il tuo. E' bellissimoooo! Le ricette e le foto sono strepitose. Ora vengo a vedere qualche altra ricetta. Un salutoM.G.

  6. @ Gegè84: Ciao Gemma, che piacere ritrovarti, è bello che una mamma spieghi queste cose così importanti per la cucina ad una figlia ed è altrettanto bello che una figlia le voglia apprendere. Io non le mangiavo da tantissimo tempo perchè generalmente le faccio in tortiera, alla tropeana o marinate perchè sono più leggere, ma fritte sono sempre buone. Un saluto affettuosoM.G.

  7. @ Dolci acque edi terre bianche: Ciao Katya, effettivamente con un buon bicchiere di vino bianco fresco, nella loro semplicità, sono eccellenti, ma se mangiate appena fatte. Se restano sono ottime in carpione o, come diceva mia madre, "in savor". Un saluto affettuosoM.G.

  8. @ Antonietta Maria Gaeta e Francesca Gaeta: Ciao, anche mio figlio maggiore le gradisce molto in carpione, infatti, quando le preparo, raramente, ne faccio sempre in più, così, quelle che restano le preparo in carpione. Per quanto riguarda il premio, ti ringrazioooooooooooooooo e vengo subito a vedere. CiaoM.G.

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