Gelatina di mele cotogne

La gelatina di mele cotogne fatta in casa con la ricetta della nonna è favolosa. La puoi usare in purezza spalmata su pane o crostini, per lucidare le crostate con la frutta fresca al posto della gelatina in polvere che comunemente si trova in commercio e anche in abbinamento a formaggi stagionati. Avere questi vasetti conservati tra le varie Golosità in dispensa è sicuramente piacevole. Con le mele cotogne ti consiglio di provare anche la ricetta delle Mele cotogne cotte al forno, credimi, sono deliziose!

Gelatina di mele cotogne fatta in casa ricetta della nonna
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni4 vasetti
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàAutunno

Ingredienti

Non darò dosi precise degli ingredienti in quanto dovrai pesare il liquido ottenuto per stabilire la giusta quantità di zucchero da inserire successivamente.

q.b. mele cotogne
q.b. zucchero

Strumenti

Per le confetture, marmellate e gelatine sono ideali i vasetti con tappo che indica l’avvenuto sottovuoto .

Pentola grande
Canovaccio
Scolapasta
Vasetti con tappi a chiusura ermetica
Imbuto per invasare le confetture

Preparazione della Gelatina di mele cotogne

Taglia le mele cotogne con tutta la buccia a pezzetti, toglie il torsolo e mettile in pentola coperte di acqua a filo. Porta a bollore e fai cuocere fino a quando diventano tenere. Sistema uno scolapasta su di un contenitore o pentola grande e coprilo con un canovaccio pulito o una federa di cuscino, che userai come un sacco, scola le mele all’interno. Lascia colare il succo senza premere per tutta la notte. Preferisco usare per fare la gelatina una sorta di sacco fatto con una tovaglia bianca in modo da poterlo appendere dopo aver scolato al di sopra dello scola pasta, in questo modo riesco a far uscire tutto il succo prodotto. Il giorno dopo fai bollire il succo per una ventina di minuti. Pesa a questo punto il succo ottenuto e aggiungi pari peso di zucchero. Rimetti sul fuoco per circa mezz’ora e mescola ogni tanto per evitare che si attacchi sul fondo. Fai la prova piattino come si usa fare con le marmellate e confetture per vedere se sono pronte (metti qualche goccia di gelatina su di un piattino freddo, falla freddare inclina il piattino e vedi se la goccia resta ferma, se è ferma la gelatina è pronta, se cola devi farla cuocere un’altro poco).

Versa la gelatina, mentre bolle, nel vasetto precedentemente sterilizzato, tappala immediatamente e non metterla a testa in giù con il tappo rivolto verso il basso altrimenti quando girerai i vasetti una volta freddi ti resterà la gelatina sospesa. Per fare questa operazione devi usare molta attenzione ed essere veloce. Occorre versare la gelatina bollente, mentre è in ebollizione sul fornello, tappare bene immediatamente ogni vasetto appena hai versato la gelatina. Prima di procedere ti consiglio di sistemarti tutti i vasetti con il relativo tappo vicino al fornello e di usare un imbuto mozzo ideale per invasare le marmellate e confetture, in questo modo lavorerai più comodamente, velocemente e non sporcherai i vasetti cercando di invasare senza l’imbuto.

Gelatina di mele cotogne fatta in casa ricetta della nonna

Cosa fare con la polpa dell mele cotogne rimaste

Puoi sfruttare la polpa delle mele cotogne rimaste per fare la confettura, vi aggiungi due mele integre, lavate e tagliate a pezzettini, lo zucchero, circa 600 g per kg di frutta e prepari la marmellata. Con le mele cotogne lo zucchero è necessario perché sono molto acide rispetto alle altre mele, infatti si possono mangiare solo da cotte. Crude sono cattive, immangiabili!

Consiglio della nonna per sterilizzare i vasetti e i tappi

Come prima cosa ti consiglio di usare vasetti con i tappi che ti consentono di controllare l’avvenuto sottovuoto indispensabile per la buona conservazione. Per sterilizzare i vasetti li lavi e sciacqui bene, io li lavo in lavastoviglie, poi li riempi a metà di acqua e li metti nel microonde, quando vedi che l’acqua bolle abbondantemente li svuoti, con attenzione per non bruciarti, e li metti su di un canovaccio pulito a testa in giù. I tappi, non puoi metterli in microonde, quindi, dopo averli lavati, li sistemi in un pentolino pieno di acqua e li fai bollire per 10 minuti, li scoli e sistemi anche loro sul canovaccio a testa in giù. Se non hai il microonde, dopo averli lavati sistemi i vasetti e i tappi in una pentola piena d’acqua e li fai bollire 10 minuti, li scoli e fai raffreddare a testa in giù sul canovaccio pulito. Tempo fa ho letto su Facebook di una signora che riteneva di aver sterilizzato i vasetti lavandoli semplicemente con acqua e bicarbonato! E’ assurdo! Per fare le conserve occorre molta attenzione, se non si seguono le giuste accortezze possono essere pericolose. Non si devono fare con leggerezza.

Storia della ricetta

Qualche anno fa ho visto l’immagine di questa gelatina su Instagram, l’aveva pubblicata la bravissima Malia Carucci, le ho chiesto immediatamente la ricetta, mi ha detto che gliel’aveva data una sua amica di cui non conosco il nome e me l’ha trascritta. Precedentemente avevo fatto solo la gelatina di mele seguendo la ricetta di mia madre, non avevo mai pensato di farla anche con le mele cotogne. Per me è stata una vera scoperta perché preparata con le mele cotogne ha un profumo intenso e si ottiene questo splendido colore.

Cestini natalizi, cadeau, regalino, segnaposto per ospiti

Puoi usare dei graziosi vasetti confezionati con una carta o pezzo di stoffa sul tappo trattenuto da un elastico e aggiungere un bigliettino legato con uno spaghino o nastrino, con su scritto gli ingredienti e i possibili abbinamenti. In questo modo sono utili da aggiungere ai cestini natalizi da regalare ad amici e parenti pieni di Golosità casalinghe che sono sempre gradite, o anche in piccoli vasetti, come cadeau, regalino, segnaposto per ospiti in occasione di cene o pranzi in cui si vuol fare bella figura!

Se provi una delle mie ricette o hai dei dubbi, contattami tranquillamente, puoi lasciare un messaggio, ne sarò contenta, ti risponderò al più presto!

Un grandioso saluto da Nonna Picetto 🌶

Post e foto di Maria Grazia Trocini (Nonna Picetto)

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Pubblicato da Nonna Picetto 🌶

Ciao, sono Maria Grazia Trocini, mamma e moglie fin da quando avevo 16 anni, nel 1983. Ti chiederai, perché Picetto? Nel 2007 desideravo iscrivermi al Forum del Gambero Rosso, unico sito per gli appassionati di vini e cucina dell'epoca, non riuscivo a trovare un nickname per poter accedere, tutti i miei tentativi risultavano vani. A quei tempi non c'era l'adsl, internet era lentissimo, quando si doveva caricare una pagina, nell'attesa, potevi farti una passeggiata, prepararti un caffè o guardare ipnotizzata quella rotellina come un'ebete. Dopo svariate prove, ho utilizzato il soprannome di mio figlio minore e, finalmente, ho ottenuto l'agognato risultato. Per il mondo virtuale rimango ancora oggi Picetto e, dato che sono diventata nonna, Nonna Picetto 🌶.

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