MIA MADRE

In memoria di mia madre

MIA MADRE

Il 31 Maggio è l’anniversario della morte di mia madre! Maria Cristina Toman.

Nata a Zara nel 1942, da bambina aveva vissuto l’esodo istriano o esodo giuliano-dalmata, ovvero la fase terminale della seconda guerra mondiale.
Era la più grande di tre sorelle, alle quali è sempre stata morbosamente unita. Era un po’ cicciottella, dopo la mia nascita non è più riuscita a dimagrire. Era una casalinga con molti hobby ed impegni, ornitologa, giudice internazionale di uccelli indigeni, esotici ed ibridi. Spesso viaggiava per giudicare le mostre in tutta l’Italia, e alcune volte portava anche me. Teneva molto alla mia educazione. Fin da piccolina m’insegnava a mangiare correttamente, composta con i gomiti vicino al corpo e la testa ben alta, mi posizionava dei libri sotto le ascelle ed un cuscino sulla sedia per mantenere la posizione ideale. Mi aveva spiegato bene l’utilizzo delle posate adatte ad ogni portata e come si apparecchiava la tavola in modo corretto. Mi ha insegnato a giocare a bridge, poker, canasta ecc. ecc. In casa nostra metteva sempre la musica classica per farmi apprezzare le varie opere e suggeriva i libri da leggere. Viaggiavamo moltissimo, e all’età di 12 anni mi mandò a Londra in college per un viaggio studio al fine di imparare l’inglese.

Per migliorare la postura da maschiaccio mi faceva camminare con i libri in testa e mi iscrisse a scuola di danza, che frequentai con passione.

In cucina con mia madre

Era bellissimo stare in cucina con lei, particolarmente quando si dovevano preparare i banchetti, le conserve ed i dolci per le festività. Penso di aver acquisito la passione per l’arte culinaria da questi momenti vissuti. In cucina indossava dei grandissimi grembiuli colorati lunghi fino ai piedi che aveva cucito lei stessa. Prendeva il suo libricino di ricette e via in un turbinio di rumori, odori, vapori e sapori. Sembrava “l’apprendista stregone” che dava a tutti il proprio incarico e nello stesso tempo mi ricordava le elefanti danzanti di “Fantasia”, che a dispetto della loro mole avevano una leggerezza nei movimenti degna della ballerina più magra e leggiadra.

Un sogno in compagnia di mia madre

Questa notte, come molte altre l’ho sognata, era bellissima e tutta vestita di bianco. Era venuta da me ed eravamo insieme nella mia stanza da ragazza. Eravamo felicissime ed il suo sorriso mi riempiva di felicità. Quella stanza era nuovamente bella, viva, luminosa. Le spiegavo che poteva usare solo il bagno della mia stanza perché il suo non funzionava bene, e che papà lo stava facendo aggiustare! Non so perché la sogno sempre, ho provato a cercarne il significato, forse perché penso molto a lei, che mi manca tanto.

L’orgoglio è il male di tutti i mali!

Una “strega cattiva”, tipica delle favole di Walt Disney, aveva cercato di cacciarmela ancora prima della sua morte, ma ci eravamo riavvicinate, ritrovate e amate. Era ormai troppo tardi! Restava poco tempo e gli ostacoli erano tanti! 
Le “streghe” riescono ad ammaliare le persone deboli, quelle che servono loro al momento.
Inducono, con fare dolce e gentile, a “lavorare” per loro in modo tale da raggiungere uno scopo. Lo scopo può consistere nello spingere una pratica burocratica; ristrutturare il proprio immobile; sfruttare le conoscenze politiche per curare i propri diletti e farli passare come culturali ed utili alla collettività. Conseguito lo scopo, le persone sfruttate sono allontanate gradualmente.
Le “streghe” sono abili distruttrici di famiglie consolidate, capaci di far soffrire mogli e figli ignari. Non hanno alcun imbarazzo o dispiacere nel farlo! La cosa peggiore è che le “streghe” non intendono fare un passo indietro, non accettano la mano che viene tesa loro per costruire un nuovo rapporto ricco di amore, senza rancore!
Una “strega” fin da quando mi sono sposata ha cercato di danneggiare tutto quello che costruivo. Purtroppo l’ho capito solo ultimamente dopo uno scambio di mail nel mio vano tentativo di riconciliarci! Ha scritto che tutto è partito dalla decisione di sposarmi e creare una famiglia invece di continuare la carriera artistica, quella che lei aveva scelto e deciso per me. Nonostante siano passati più di 30 anni, ancora non ha seppellito l’ascia di guerra! Che peccato!
Per dispetto detiene senza alcun titolo tutti i beni di mia madre. Mi ha scritto che li ha lei e che mia madre avrebbe voluto che li avessi, ma ad oggi non ha ancora inteso mandarmeli! Mi ha fatto sapere che mia madre mi aveva lasciato una lettera scritta di suo pugno, in busta chiusa con la scritta “riservata”, ma lei, curiosa, l’ha aperta, l’ha scannerizzata e mi ha mandato l’immagine via mail!
Ha cercato, con il suo fare, di allontanare da me gli affetti, è un’attrice in grado di mentire spudoratamente e senza ritegno! 
Sono sicura che mia madre avrebbe preferito vivere in pace e armonia vicina a tutti i suoi cari. La “strega” piena di egoismo e megalomania non l’ha permesso, ha insinuato e devastato. Che peccato, ma, come dicevano gli antichi: “la verità viene sempre a galla!”

Siamo giunti al 2020

Pian piano inizio a riavere alcuni ricordi di mia madre, purtroppo non sono arrivati con la pace, ma in seguito a varie cause che, sinceramente, avrei preferito evitare con tutto il cuore!
Rivedere quegli oggetti mi ha riempita d’emozione e commozione: il presepe, le conchiglie, i mutandoni ricamati di Nonna Finy che mia madre mi aveva sistemato quando ero ragazza e io usavo come bermuda, le tazzine da tè con l’edera (quelle rimaste)  e altri pezzi di servizi della mia mamma, il cofanetto con le carte e le fish,  alcuni suppellettili, una cassettiera che originariamente stava nella casa della Sila, un tappeto, alcuni libri (ovviamente senza la bella libreria, che era nella mia stanza da ragazza, color miele e costruita su misura per me dal falegname).  Alcune lettere che mia madre aveva conservato di corrispondenza con la mamma, la nonna e una zia dove ho potuto leggere varie cose, penso che quella “persona” se le avesse lette non me le avrebbe mai mandate! Purtroppo non ho ancora ricevuto tutto, manca ciò che quella strana “persona” ritiene di maggior valore o compromettente, molti arredi, tappeti, quadri che terrà sicuramente ad abbellire la sua casa, l’argenteria, tutte le foto mie e dei miei figli scattate da mia madre, infatti come foto ha restituito solo  quelle di quando io ero piccolissima! Quelle in cui si vedevano gli arredi! Non c’erano il librettino delle ricette, i suoi mortai, i suoi vestiti!  Sicuramente molte persone saranno state ospitate da lei e avranno ammirato la sua casa senza sapere che i mobili antichi, tappeti, quadri e altro non sono tutti suoi! Spero un giorno di poter riavere anche gli arredi, non per il valore venale, ma per poterli mettere al loro posto e sistemare nuovamente la villa proprio come l’aveva fatta Mia Madre!
Ma ora da nonna ho altro a cui pensare!
Sono contenta di aver ricevuto questi oggetti che per me rappresentano ricordi perduti nel tempo, in particolare il presepe, simbolo di pace, perdono, speranza e unione familiare che è quello che in assoluto mi auguro e auguro a tutti più di ogni altra cosa! Quel presepe che mi ha insegnato a prepararere quella persona, a cui voglio, nonostante tutto, ancora bene e che oggi faccio per la mia piccola nipotina!
Un grandioso saluto da Nonna Picetto🌶️
Post e foto di Maria Grazia Trocini

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